Veni vidi vici


STRATEGIE PER VINCERE




Inseguire un traguardo senza fermarsi,
questo è il segreto del successo.

Ana Pavlova

In questo testo viene esposto un concetto più ampio della vittoria, quella in cui non vinci sull’altro, ma in cui vinci con l’altro; invece di far perdere l’altra persona, si cerca di vincere insieme, anziché cercare il vinco / perdi, si trova la strategia migliore per il vinco / vinci. Nella vita personale si ottiene cercando il risultato che soddisfi entrambi, spostando il focus della soluzione verso le aspettative, obiettivi e bisogni delle due o più persone, invece di quelli solamente suoi.

Vincere nella vita professionale rappresenta il modo migliore di dare l’esempio agli altri con i fatti, di dimostrare che si può fare, che inseguendo i propri sogni con determinazione e la giusta strategia questi possono diventare reali. Avere successo personale è un modo di motivare gli altri a crescere per raggiungere, a loro volta, il loro.

La vittoria ideale è quella ecologica, che non produce danni all’ambiente circostante: alle altre persone, alle altre aree della tua vita e nemmeno alla tua salute. Avrebbe senso avere successo e fare carriera a costo di perdere la compagnia della propria famiglia? O ammalarsi per l’eccesso di lavoro e stress? E’ importante vincere non solo nella vita professionale, ma anche nell’area affettiva e familiare. Non è sufficiente crescere per vincere soltanto come un professionista, ma anche come figlio, come genitore, come partner e come essere umano. L’essenziale è vincere con integrità ed etica: chiunque abbia le capacità necessarie e segua le regole giuste può avere successo, ma farlo mantenendo i suoi valori, questo è opera di un grande Uomo.

Le persone in tutti i campi vogliono sapere sempre qual è la chiave del successo, qual è quel fattore segreto che, quando messo in pratica, trasforma il piombo in oro. Certo che queste persone stanno già un passo avanti perché ci sono tante altre che desiderano il successo ma non sono disposte a cambiare nulla e non vogliono impegnarsi seriamente. In verità il successo è una combinazione di molti fattori. Nonostante questi possano variare leggermente da un’area all’altra, è possibile individuare quelli che fanno la differenza a prescindere dalla tua occupazione o area di interesse. Lo scopo di questo testo è di riassumere le principali strategie per avere successo, realizzarsi e vincere nella vita. L’alloro ti aspetta, ma prima ci sono alcuni concetti da imparare e seguire.

Dagli studi svolti, in particolare dalla celebre ricerca di Napoleon Hill (nota 1), sembra che il successo sia dovuto in gran parte all’atteggiamento mentale ed in minor parte alle capacità della persona, innate o allenate. Dunque, nascere in una famiglia benestante o in un paese sviluppato è solo una piccola parte. E’ come partire 100 metri avanti nella maratona: sei avvantaggiato, ma se poi corri di meno sicuramente qualcun arriverà prima di te.

L’atteggiamento mentale vincente è sempre rivolto verso la soluzione e mai incastrato nel problema. Questa attitudine tipica dei vincitori si può creare con la programmazione verso il successo: prendi responsabilità di ciò che ti accade e dei risultati ottenuti, invece di trovare scuse e dare la colpa agli altri, al paese, alla crisi o a circostanze esterne. Sei tu che hai il timone della tua barca, non gli altri. Assumere la responsabilità di ciò che accade aumenta la tua sicurezza, ti da’ una maggiore coscienza della padronanza che hai sulla tua vita e riduce lo stress, dato che sei consapevole che gli avvenimenti non accadono a caso ma tocca a te di influire su di essi.

Non lamentarti mai di ciò che non va per il verso giusto, ma mantieni il focus sulla risoluzione più efficace per superare l’ostacolo e cogliere l’occasione per apprendere. Impara sempre durante tutta la vita, mantieniti ricettivo a cambiare opinione e migliorare la tua visione del mondo, delle tue relazioni, del tuo modo di lavorare e perfino di te stesso. Studia, leggi, fai corsi di sviluppo personale e professionale, non fermarti mai di apprendere nuove conoscenze e capacità. Il famoso formatore Brian Tracy insegna Devi essere affamato di conoscenza come pacman perché non sai quale pezzo di conoscenza può trasformare la tua vita.

I vincitori si distinguono perché hanno sempre chiari gli obiettivi, individuano quei pochi essenziali, tracciano piani di azione per raggiungerli, compiono le azioni definite, correggono la rotta sempre che necessario e non si fermano fino a giungere a destinazione. Avere un metodo strategico per definire e raggiungere i traguardi è tra le abilità più importanti per vincere. Queste persone sanno bene cosa vogliono e come fare per poterla ottenere, hanno le idee chiare riguardo allo scopo, al percorso da compiere e sono disposti a tutto pur di realizzarlo.

Nel 1979 hanno svolto una ricerca su migliaia di studenti ad Harvard per sapere se la definizione degli obiettivi ha un’influenza sul futuro successo economico. L’84% degli studenti non aveva obiettivi chiari, il 13% aveva definito i suoi obiettivi ma senza scriverli ed il 3% li aveva scritti. Dieci anni dopo hanno chiesto a tutti gli studenti quanto guadagnavano ed i risultati sono stati sorprendenti: quelli che non avevano obiettivi guadagnavano in media tot, quelli che li avevano definiti ma non scritti guadagnavano il doppio e quelli che li avevano scritti addirittura dieci volte tanto! Ovviamente il successo personale e professionale va molto oltre il guadagno economico, ma questo è il fattore più facilmente misurabile e paragonabile e l’esempio è interessante solamente per chiarire l’importanza di definire e scrivere i propri traguardi.

Per programmarti verso il successo, è importante cambiare la visione nei momenti più impegnativi: evita di vedere un’azione non riuscita come un fallimento ma come una lezione di vita, interpreta lo sbaglio come un’opportunità di insegnamento, osserva i difetti personali come aree di miglioramento. Impara con Gandhi Quando perdi, non perdere la lezione. Thomas Edison è riuscito a far passare la corrente elettrica su una lampadina dopo 10.000 tentativi; mentre le altre persone lo criticavano per i continui ‘fallimenti’, Edison rispondeva Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato. Secondo Henry Ford Il fallimento non è altro che l’opportunità di ricominciare in modo più intelligente.

E’ nei momenti di tempesta che si vede chi sono i veri navigatori contrariamente a quelli che sono bravi comandanti solo quando il mare è piatto. E’ facile considerarsi un vincitore quando tutto scorre liscio e tranquillo, ma è quando si cade che la strada si biforca: alcuni rimangono distesi come vittime passive e non fanno altro che dare la colpa a qualcuno, mentre ci sono altri che si alzano, a prescindere della gravità della caduta. Il Maestro De Rose ci insegna Ci sono quelli che si alzano e fanno; e quelli che si siedono e piangono. Mentre alcune persone si fermano all’ostacolo, altri crescono per diventare più grandi dell’ostacolo.

Per generare identificazione e imparare il giusto atteggiamento mentale, leggi le biografie delle persone di successo, vedrai che la maggior parte di loro hanno cominciato da zero e affrontato innumerevoli ostacoli fino a vincere. La differenza è che si rafforzano ad ogni avversità, invece di abbattersi ed accettare la sconfitta. Non hanno convinzioni limitanti e sono sempre disposti a mettere in discussione le loro credenze. Sono sicuri di se stessi ma allo stesso tempo sempre ricettivi alle critiche costruttive degli altri per migliorarsi. Lavorano per passione, non per lo stipendio e hanno buone relazioni umane.

La persona di successo non ha solo grandi capacità, ma principalmente si vede in condizione di affrontare e superare grandi sfide. Il perdente invece pensa che tutti i problemi e tragedie accadano solo a lui e che non sia all’altezza degli ostacoli o obiettivi. I vincitori sono quelli che realizzano, non quelli che hanno solamente delle buone iniziative. Sognano in grande, con mira ad alte vette, non si accontentano di poco, ma poi si danno da fare per tagliare sempre il traguardo. Non hanno paura di sbagliare, ma il coraggio di provare. Persone vittoriose non sono quelle che non sbagliano mai, ma quelle che imparano con gli sbagli. Gli unici che non sbagliano mai sono quelli che non provano mai. O che sono troppo superbi per ammetterlo.

Osservati come una persona capace di qualsiasi cosa: se qualcun altro è già riuscito a realizzarlo, perché non lo puoi fare anche tu? E’ importante mantenere una buona autostima, ma ammetti sempre i tuoi sbagli, non ritenerti infallibile, quelli che vogliono sempre avere ragione sono quelli che non evolvono, che rimangono fossilizzati in schemi di pensiero rigidi ed inalterati nel corso degli anni. Le persone che realizzano non si scoraggiano con le sconfitte ma pensano a come possono fare meglio la volta successiva, come fare per non ripetere un errore già commesso. Non si riposano sugli allori ma mantengono un impegno continuo di miglioramento, anche dopo aver conquistato la vittoria. Non si vantano dei propri successi, perché li ottengono per la propria realizzazione, non per dimostrarlo agli altri.

La gratitudine è un sentimento frequente dei più grandi illuminati della storia, ma vissuta in un senso più ampio: se vuoi crescere, dimostra gratitudine incondizionale verso i tuoi genitori, che ti hanno dato la vita, verso tutti coloro che ti hanno insegnato ciò che sai oggi e verso chi ti ha aiutato a salire nella scala della vita.

Alcune tra le capacità frequenti in queste persone sono l’intuizione, il carisma, il senso di leadership, la determinazione, la concentrazione e la disciplina costanti nel tempo. Identifica dunque le capacità più importanti da lavorare su te stesso ed il modo più efficace per aumentarle. La forza di volontà è sicuramente una tra le essenziali, le persone che spiccano dalla massa non demordono finché non arrivano dove vogliono. Se non hanno raggiunto l’obiettivo non desistono, ma cambiano strategia. Seguendo nuovamente le parole di Einstein, Follia è fare sempre la stessa cosa aspettando risultati diversi.

Dopo aver compreso l’atteggiamento mentale e le capacità da sviluppare, è anche importante non trascurare l’atteggiamento corporale: una postura scorretta influisce anche sull’approccio della persona agli ostacoli ed obiettivi della vita. Spalle aperte, testa alta e sorriso sincero sono caratteristici del vincitore, mentre il perdente (o quello che si crede come tale) ha la tendenza ad avere le spalle chiuse, la testa bassa e raramente sorride. Per le spalle e la pendenza della testa ci sono delle tecniche molto efficaci per correggere la postura sbagliata, invece per il sorriso è un’abitudine da sviluppare con consapevole impegno. Viviamo in società, dunque cerca sempre il risultato migliore per far vincere il tuo gruppo e non solo te a discapito degli altri. Le persone di successo sono quelle che pensano al noi, invece di pensare solo all’io, che può anche funzionare a corto termine, ma a lungo andare li farà perdere collaboratori, amici e parenti. Puoi anche diventare miliardario, ma se rimani solo allora hai perso tutto.

E’ importante non solo credere a se stessi ma anche al potenziale degli altri, perché nessuno vince da solo: un titolare di un’ azienda non riesce a farla crescere senza uno staff affiatato e competente, uno sportivo non sale sul podio senza un bravo allenatore. La vera vittoria è quella fatta di sinergie tra persone giuste. Nei gruppi coesi vediamo che l’unione fa la forza: associazioni ed entità di sostegno reciproco, dove esiste un legame o ideale comune che unisce tutti, spinge ogni membro a salire attraverso il supporto del gruppo.

Cerca un mentore nell’area in cui desideri evolvere, ricordati che prima di te altre persone avranno già seguito la stessa strada e ormai conoscono le scorciatoie ed il percorso giusto per la vittoria. Mantieniti vicino alle persone di successo e lontano da quelle che si lamentano, che non credono che si possa avere successo onestamente o che sentono invidia o rabbia verso quelli che ce la fanno. Mantieni il tuo entusiasmo vivo pensando, condividendo e realizzando idee e progetti con le persone giuste, invece di perdere tempo a parlare di persone, vedere la tv o con reti sociali inutili.

Il fisico milanese Fabio Marchesi e lo stesso Einstein ritengono che parlare delle proprie imprese, iniziative, idee e progetti prima del momento giusto possa intralciare la strada per il successo, sia in un’impresa personale, professionale o affettiva. L’invidia altrui o azioni male intenzionate possono causare l’insuccesso di grandi realizzazioni. Impariamo di nuovo con Einstein, il fisico che ha cambiato la storia del mondo: Se A è uguale a successo, allora la formula è A = X + Y + Z. X è il lavoro. Y è il gioco. Z è tenere la bocca chiusa.

Un’altra caratteristica evidente di quelli che vincono è la generosità: non vivono nella scarsità ma nell’abbondanza, a prescindere dal patrimonio che hanno. Dare disinteressatamente significa ricevere in scala maggiore più tardi. Se doni denaro, diventi più ricco, se doni gioia, diventi più felice, se doni conoscenza, diventi più saggio. L’Antico Testamento si riferiva già alla legge della decima, secondo la quale si riceve un’enorme abbondanza di benedizioni se prima si dona il 10% del cibo raccolto. Il Nuovo Testamento ripete lo stesso concetto: ciò che doniamo ci ritornerà in abbondanza. Anche nei nostri giorni si vede che i maggiori miliardari del mondo sono anche tra i maggiori donatori di ricchezze e quanto più donano più diventano ricchi. Ma non fanno le donazioni solo perché sono ricchi, sono diventati ricchi (anche) perché sanno donare. Non aspettare di avere molti soldi per cominciare a donare, ma fallo perché a qualcun altro quel denaro serve di più che a te. Dopo che hai compreso che per ricevere prima devi dare, rifletti su come puoi dare più amore, felicità e successo a chi ti sta intorno.

Nota 1 - Napoleon Hill è stato un celebre scrittore del secolo scorso che ha condotto una ricerca di 20 anni durante la quale ha intervistato oltre 500 persone, ritenute quelle che avevano raggiunto il maggior successo in tutto il mondo.

Estratto dal libro Cresci!, di Carlo Mea